L’Arco plantare nella corsa.
Ogni volta che il piede tocca il suolo durante la corsa l’arco plantare funziona come una molla che si carica e comprime rilasciando tutta la sua forza esplosiva nella fase di stacco. Gli autori hanno scoperto che la maggior parte del potere d’amplificazione della spinta viene memorizzato nell’ultimo 20% della fase finale di compressione.
Quindi ci si è chiesti quanto si potesse perdere in spinta limitando o bloccando la compressione dell’arco. Sono quindi state predisposte due solette che limitavano parzialmente (50%) e totalmente (100%) la compressione dell’arco plantare e sono stati fatti correre su tapis roulant 17 runner ( che solitamente non usano solette) con sensori che misurano il dispendio energetico. I partecipanti prima correvano senza soletta e poi con solette alla medesima velocità.
I risultati sono stati di una perdita di efficienza energetica del 4% nelle solette che limitavano parzialmente l’arco plantare (50%) e del 6% nelle solette che limitavano totalmente l’arco plantare (100%).
Inoltre è stato fatto un test parallelo sul cammino e si è visto che non c’era nessuna differenza energetica.
L’autore, Rubenson, sottolinea con questo studio l’importanza dell’arco plantare nell’ efficenza della corsa. Ciò non significa che ora dobbiamo levare tutti le solette, anche perchè in un runner con problemi specifici è più importante evitare lesioni che ridurre l’efficenza del 6%; però dovremmo soffermarci sull’importanza dell’arco plantare nella corsa e sopratutto al suo allenamento con esercizi specifici di rinforzo del piede ed elasticizzazione della pianta.
Ft. Dario Domeniconi
The Foot’s Arch and the Energetics of Human Locomotion
· Sarah M Stearne · Kirsty A Mcdonald · Jacqueline A Alderson · Ian North · Charles E Oxnard · Jonas Rubenson
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